Talvolta gli Squallor hanno utilizzato, interpretato, rivisto, corretto alcuni brani di altri. Questa la lista delle cover “ufficiali”, delle parodie e dei “pezzotti”. La pagina è nata da un contributo di Fabio Fantini, a cui si sono via via aggiunti altri contributi di visitatori molto gentili che ringrazio e i cui nomi sono citati nella pagina.
38 Luglio
L’introduzione è identica a quella di “Il suo volto, Il suo sorriso” di Al Bano (1969), autori Pallavicini, V / Carrisi, A – Detto Mariano)
segnalazione di Davide Spadoni
Aia
La base è praticamente uguale a “Se caso mai” di Sandro Giacobbe. Non è stato possibile rintracciare gli autori del brano e una data di pubblicazione (probabilmente del 1976) per verificare se siano stati gli Squallor a parodiarla oppure Giacobbe ad utilizzare la base.
segnalazione di Stefano Ebolito
Abat-Jour
La base è quella di “Salomè”, canzone da tabarin degli anni ’40, nota anche appunto con il titolo di Abat-Jour (R. Stolz, M. Cobianco, Ennio Neri).
Acqua Marcia
E’ praticamente “Pomp and circumstance” di Sir Edward Elgar, un pezzo di musica classica inserito anche nella colonna sonora di Arancia Meccanica.
segnalazione di Aldo Emanuele Castellani
A chi lo do stasera
Versione riveduta e corretta di “A chi la do stasera“, di Pace-Corsetti-Conti, sigla di un varietà televisivo interpretata da Nadia Cassini. Il brano originale faceva “A chi la do stasera / la mia felicità?”. E’ diventata molto più famosa la versione degli Squallor.
Aida (Marcia Trionfale)
Si tratta appunto della Marcia Trionfale dell’Aida di Giuseppe Verdi.
Al Traditore
L’inizio è quello di “Lady Barbara“, dei Profeti. Autori del pezzo: Savio e Bigazzi.
Albachiava
Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera e ti risvegli col sole…, il Vasco nazionale, “Albachiara“.
Angeli Negri
Si tratta di “Angelitos negros“, brano lacrimevole tradizionale ispanico, la cui introduzione a sua volta è una citazione dell'”Ave Maria” di Schubert.
Bagno Aurora
L’intro (i primi secondi) assomigliano a quella di “The Great Pretender” dei Platters. Poi il pezzo diviene quasi uguale a “Love letters in the sand” di Pat Boone.
segnalazione di Aldo Emanuele Castellani
Avida
Rivisitazione di “Private Investigations“, dei Dire Straits, dall’album Love over Gold.
Berta
La musica di Berta (e di Vacca) è una delle Danze Ungheresi di Johannes Brahms, la Quinta.
segnalazione di Biagio Coscia
Blue Moon
“Traditional americano” di Rodgers e Hart, coppia di autori di molti brani famosissimi (tra cui, anche My Funny Valentine). Si tratta, nel primo album degli Squallor, di uno strumentale, mentre il brano originale ha un testo (Blue moon, you saw me standing alone.).
Cornutone
Il riff iniziale ricorda tantissimo quello di “Raindrops keeps falling on my head” di Burt Bacharach.
Fantasy
Non si tratta di una cover, bensì dell’inizio del pezzo originale omonimo degli Earth Wind And Fire.
Fragolone DJ
Ricorda “Relax” dei Frankie Goes To Hollywood.
Guatemala Guatemala
La base è molto simile “La Colegiala“, brano primi anni ’80 di tale Rodolfo Y Su Tipica. Gary Low (al secolo Luis Romano Peris Belmonte) ne fece una versione dance nel 1984. La canzone originale fece nel 1982 da colonna sonora allo spot di una nota marca di caffè solubile.
segnalazione di Lollo e di Nicola Raccanelli
Il Computer Amadeus
In questo brano la base è praticamente “Alpha Synthauri” di Donna Laser… ma in questo caso, nessun plagio, visto che il pezzo originale è di Daniele Pace (con Corrado Conti e G.P. Reverberi).
segnalazione di Nicola Raccanelli
Il Tempo delle Rughe
è ovviamente ispirata nel nome e nella base a “Reality“, il brano principale nella colonna sonora del film “Il tempo delle mele” il film dedicato all’acerba ma assai succosa e morbosetta adolescenza di quella grandissima gnocca nominata Sophie Marceau… il sogno proibito di tutti i giovani in età puberale, se mi ricordo bene. L’autore della canzone originale è tale Richard Sanderson.
segnalazione di Conte Granata
Incubo
la musica ricorda un pezzo di Claudio Simonetti tratto dalla colonna sonora di Phenomena, di Dario Argento
segnalazione di Fab Mad
Incubo N°2
Il titolo potrebbe alludere sia a Sogno numero due di Fabrizio De André contenuta nell’album “Storia di un impiegato” (1973) che a Incubo Numero Zero di Claudio Lolli, dall’album “Disoccupate Le Strade Dai Sogni” (1977).
segnalazione di Francesco Pelliccio
Indiani a Worlock
La base è quella di un brano firmato Stephan Sulke, ma bisogna ancora identificare il brano originale. Il pezzo ricorda molto quelle dei “Santo California”. Infatti, è tipico delle loro canzoni avere nel testo un voce femminile che interviene (parlando e non cantando) a metà canzone.
Edit: il brano originale è del 1970 ed è “Hey Mr. Holy Man” dei “Kiss Inc.”
segnalazione di Davide Da Lio e identificazione del brano originale da parte di Davide Spadoni
Kapitain of the Katz
la musica assomiglia molto a “The Captain of her heart” dei Double.
segnalazione di Fab Mad
L’Incompiuta
La base è quella di “Una rotonda sul mare“.
segnalazione di Davide Da Lio
La Novia (Casa e Chiesa)
La base è quella de “La novia“, brano di Alfonso Prieto, traditional spagnolo.
La Risata Triste
La base è di Neil Innes. Di questo però non sono certissimo. Chiedo conferma.
La Scarognata
in quanto ispirata (lo stesso dicasi per “Uh’anema”) ad alcuni dei più famosi brani della sceneggiata napoletana, come Zappatore, cavallo di battaglia di Mario Merola e Guapparia, scritta da Bovio-Falvo.
segnalazione di Roberto
Ma questa è un’altra storia
la strofa “c’eravamo tanto amati, forse un anno forse più” è presa pari pari dalla canzone “Come pioveva” dei Cugini di Campagna.
In realtà la canzone era di Armando Gil. Inoltre ha delle assonanze con il ritornello de “Il campione” di Franco Califano (che ha fatto molte canzoni con Totò Savio).
segnalazioni di Davide Da Lio, Fab Mad, Aldo Emanuele Castellani
Madonina
Versione riveduta e corretta del traditional milanese del Maestro Giovanni D’Anzi (ribattezzato nel pezzo Joe Dancing).
Morire in Porche
Versione italiana di “Sex shop“, uno dei brani “proibiti” di Serge Gainsbourg.
Mortò Veneziano
Fin troppo facile ritrovarci il “Rondò Veneziano” di Giampiero Reverberi.
Ne me tirez plus
Parodia di “Je t’aime moi non plus“, altro pezzo “proibito” di Serge Gainsbourg.
Noè
Pezzo simil-Steven Schlacks.
Non mi mordere il dito
Si tratta della versione italiana di “The mosquito” dei Doors. La versione originale si trova nell’album “Full Circle” del 1972, il secondo senza Jim Morrison.
No se bibe così
Il pezzo parodiato è “Non si vive così” di Julio Iglesias.
Nosfigatus
Il brano che fa da base è “Don’t stop ‘til you get enough“, di Michael Jackson, dal suo primo album solista “Off the wall” del 1979.
Piange il citofono
Nel titolo ricorda l’immortale “Piange il telefono” di Domenico Modugno. Nessun riferimento al pezzo “citato” nella base.
Palle
Il brano è una parodia del primo brano dell’album “L’Isola di niente” della Premiata Forneria Marconi, album uscito proprio nel ’74 come Palle degli Squallor.
segnalazione di Spasiba
Pierpaolo a Beverly Hills
La base è molto simile a “La Isla Bonita” di Madonna.
segnalazione di Dario
Pierpaolo a Dusseldorf Bau
La base ricorda quella di “Da da da I don’t love you you don’t love me” del Trio, vero tormentone dell’estate 1982.
Pret-a-porter
Assomiglia al “Gioca-Jouer” di Claudio Cecchetto.
Santanna
Nessun pezzo in particolare… ma lo stile è senza dubbio quello di Carlos Santana.
Sono una donna non sono una santa
Cover “rispettosa” nel testo e nella musica del brano di Testa-Sciorilli portato al successo da Rosanna Fratello. “Rispettosa” in quanto il testo era già ridicolo di per sé.
Testamento specifico
La base è quella di “Non Passa Più” di Ernesto Bonino, autori Liri-Marchetti (1942) e riportata al successo da Tony Dallara nel 1959.
segnalazione di Davide Spadoni
Tombeado
Soprattutto nel titolo, ma un po’ anche nella base, ricorda “Soleado” dei Daniel Sentacruz Ensemble.
Uccelli d’Italia
La base è nientemeno che “Michelle“, firmata Lennon/McCartney, dei quattro magnifici quattro.
Unisex
La base su cui si innesta il racconto del Cardinale Alfonso Fava è quella di “Fiesta“, brano di Boncompagni/Ormi portato al successo da Raffaella Carrà.
USA for Italy
Parodia dichiarata fin dal titolo di “We are the world” di USA for Africa. Anche il videoclip era praticamente identico.
Veramon
Ricorda molto “Ne Me Quitte Pas” di Jacques Brel.
segnalazione di Davide Spadoni